L’agenzia delle Entrate ha pubblicato online il provvedimento che approva il modello di comunicazione per l’utilizzo del contributo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno (ZES unica). Il modello è previsto dal decreto del ministero per gli Affari europei, il Sud, la coesione e il Pnrr e del ministero dell’Economia (si veda Il Sole-24 Ore del 18 maggio) che disciplina l’incentivo per il quale sono disponibili complessivamente 1,8 miliardi di euro. Da oggi al 12 luglio le imprese interessate dovranno comunicare all’agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che intendono effettuare fino al prossimo 15 novembre, data ultima per accedere all’incentivo.
La comunicazione per le spese sostenute o da sostenere quest’anno potrà essere inviata, dal beneficiario o da un soggetto incaricato, esclusivamente in via telematica tramite il software “ZES UNICA”, disponibile da oggi sul sito internet dell’Agenzia. Il beneficiario, dopo aver firmato la comunicazione per confermare i dati indicati, è tenuto a conservare la documentazione. Entro dieci giorni dal termine di presentazione delle comunicazioni è emanato il provvedimento che individua la percentuale di agevolazione effettivamente spettante e, a decorrere dal giorno successivo, è possibile fruire del credito d’imposta per la quota corrispondente agli investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione per i quali è stata rilasciata la certificazione richiesta e sono state ricevute le relative fatture elettroniche. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, prevede poi che dal 31 luglio 2024 ed entro il 17 gennaio 2025, per poter utilizzare il credito d’imposta per investimenti non ancora realizzati alla data di presentazione della comunicazione oppure realizzati ma per i quali alla medesima data non sono state ricevute le relative fatture elettroniche e/o non è stata rilasciata la certificazione richiesta, il beneficiario è tenuto a presentare una o più comunicazioni integrative utilizzando il medesimo modello di comunicazione. In caso di più invii, l’ultima comunicazione integrativa validamente trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate.
Ricapitolando, il perimetro geografico dell’agevolazione include le zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e quelle della regione Abruzzo individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Il credito d’imposta è aperto a tutte le imprese, indipendentemente da forma giuridica e regime contabile, già operative o che si insediano nella Zes unica, per investimenti iniziali, tra 200mila euro e 100 milioni, come definiti dal Regolamento Ue 651/201.
Beneficio differenziato per Regioni, dimensioni di impresa ed entità dell’investimento. Vale il 40% degli investimenti ammissibili nelle regioni Calabria, Campania e Puglia; il 30% in Basilicata, Molise e Sardegna; 15% in Abruzzo. Deroga speciale, e incentivo al 50%, in due aree particolari, Taranto in Puglia e il Sulcis in Sardegna, interessate dal programma Just transition fund finanziato con i fondi Ue. Ma le percentuali cambiano in base al valore del progetto ammissibile. Sotto i 50 milioni, i massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e 20 per le piccole imprese.