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Bonus a chi assume giovani con disabilità

Terzo settore e Fondo assunzioni disabilità: arrivato il decreto ministeriale che fissa modalità di accesso, quantificazione ed erogazione del contributo. Il provvedimento consente di mettere a sistema la misura prevista dall’articolo 28 del Dl 48/2023 volta ad incentivare da parte degli enti del Terzo settore (Ets) l’assunzione a tempo indeterminato di giovani con disabilità.

Il decreto individua come possibili beneficiari del Fondo e del relativo contributo non solo le realtà che hanno scelto di assumere la qualifica di Ets (incluse Odv e Aps che hanno concluso il processo di trasmigrazione), ma anche le Onlus, che abbiano assunto a tempo indeterminato, o stabilizzato, persone con disabilità tra 18 e 35 anni di età in un periodo compreso tra il 1° agosto 2020 e il 30 settembre 2024.

Il contributo potrà essere corrisposto una tantum nella misura di 12mila euro per ogni persona con disabilità assunta, a cui andrà aggiunto un sostegno di mille euro mensili fino al 30 settembre 2024. Resta comunque salva la possibilità di interrompere il contratto di lavoro prima di tale data con contestuale riconoscimento del contributo sino alla cessazione del rapporto.

Particolare attenzione dovrà essere prestata, inoltre, ai requisiti per accedere alle risorse. In questo caso, l’Ets o la Onlus – in qualità di datore di lavoro del soggetto disabile – dovranno essere in regola con il documento unico di regolarità contributiva e non aver commesso violazioni delle disposizioni normative finalizzate alla tutela della salute e sicurezza sul posto di lavoro.

Onlus ed Ets dovranno presentare apposita istanza sul portale dell’Inps, nel periodo che va dal 2 settembre al 31 ottobre prossimo. In particolare, occorrerà predisporre una dichiarazione sostitutiva da cui dovranno emergere alcune informazioni quali: i dati identificativi dell’ente richiedente, il numero di iscrizione al Runts, le generalità e il codice fiscale del rappresentante legale dell’ente, il numero delle persone con disabilità assunte, gli estremi del conto corrente per l’accredito. Spetterà all’Inps procedere alla valutazione delle domande nonché a pubblicare l’elenco dei destinatari del contributo che verrà corrisposto in un’unica soluzione entro il 31 dicembre 2024.

La pubblicazione del Dm consente di porre al centro il tema dell’inclusione lavorativa e sociale delle persone con disabilità. Un aspetto che per molte realtà del Terzo settore sta assumendo sempre più centralità. Pensiamo alle imprese sociali che, laddove occupino personale composto in misura non inferiore al 30% da lavoratori «molto svantaggiati» o da altre categorie di soggetti deboli (tra cui le persone con disabilità), potranno qualificare qualsivoglia attività svolta come di “interesse generale”.

Fonte Norme & Tributi Plus – Il Sole 24ore