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Nuove assunzioni, tre anni per il maxisconto al 120 per cento

La bozza della legge di Bilancio prevede anche la proroga del prelievo al 5% sui premi di produttività e la decontribuzione per le lavoratrici con due figli.

 
Nel capitolo di misure sul lavoro discusse in consiglio dei ministri in vista della stesura finale della legge di Bilancio, vengono confermati i fringe benefit esentasse per tutti gli aventi diritto; gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Si sta anche ragionando sull’estensione del paniere di beni e servizi di welfare che beneficiano dell’esenzione fiscale.

Nel testo portato in consiglio dei ministri figura anche la proroga “mobile” della deducibilità del costo del lavoro del 120%, maggiorata al 130% in caso di assunzioni per particolari categorie di lavoratori (disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza), con la novità che viene spalmata su tre anni e la conferma della condizione di avere un incremento occupazionale. Il super sconto fiscale del costo del lavoro si applica ai titolari di reddito d’impresa (tutte le imprese, indipendentemente dalla forma societaria), ai lavoratori autonomi e agli esercenti arti e professioni, che incrementano il loro livello occupazionale; essendo l’incentivo esteso al triennio 2025-2027, dovrà esserci un aumento degli organici netto anno su anno per beneficiare nel triennio della maxi agevolazione fiscale. La maxi deduzione del costo del lavoro spetta per le assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.

Come già menzionato viene confermata nel 2025 – fino al 2027 – la tassazione al 5% per i premi di produttività entro i 3mila euro d’importo, per redditi fino a 80mila euro. In assenza di questa proroga si sarebbe tornati all’applicazione dell’aliquota del 10%. Secondo l’ultimo monitoraggio del ministero del Lavoro, la misura sta funzionando bene, con quasi cinque milioni di lavoratori che a metà settembre risultavano coinvolti; sono 17.114 i contratti attivi presso la banca dati ministeriale, il 16,7% in più rispetto alla stessa data del 2023. L’importo medio annuo percepito ammonta a circa 1.500 euro (1.713 euro riferiti ai contratti aziendali e 730 euro ai contratti territoriali).

Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi per favorire l’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati anche la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella ZES e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.

Verso la conferma – a meno di sorprese dell’ultim’ora – anche la decontribuzione per le lavoratrici con due figli in scadenza a dicembre, mentre è aperta la riflessione sull’estensione alle lavoratrici autonome non soggette alla Flat Tax. Sono circa 570mila le lavoratrici che stanno beneficiando dell’azzeramento dei contributi a loro carico (fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo). Per le lavoratrici madri con almeno tre figli questo incentivo è stato già finanziato per un triennio.

Nella serie di misure a supporto delle famiglie, in particolare vengono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Viene introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” con un’erogazione di 1.000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza il bonus per supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’Assegno unico universale dal computo dell’Isee. Tra le misure di carattere sociale, figura la carta “dedicata a te”, rifinanziata per il 2025 con 500 milioni. Nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico, dunque, più numerosi i componenti della famiglia, maggiore sarà il peso delle detrazioni fiscali.

Fonte Norme & Tributi Plus – Il Sole 24ore