Con ordinanza n. 1095 del 16 gennaio 2023, la Corte di Cassazione ha affermato che a fronte di contratti di lavoro autonomo dei quali non si riesce a stabilire la etero-direzione, la natura subordinata del rapporto può trarsi da alcuni indici:
- oggetto generico della collaborazione indicato nel contratto;
- compenso commisurato alle giornate lavorative;
- assenza di rischio economico per il lavoratore;
- controllo orario e giornaliero della prestazione del collaboratore da parte del committente;
- disponibilità ad operare nelle fasce orarie richieste.